Fino a ieri, per ottenere un finanziamento bancario bastava avere tutti i conti in ordine.

Oggi non basta più.

Le banche, infatti, iniziano a valutare anche la 𝘀𝗶𝗰𝘂𝗿𝗲𝘇𝘇𝗮 𝗶𝗻𝗳𝗼𝗿𝗺𝗮𝘁𝗶𝗰𝗮 delle aziende nei loro processi di 𝗰𝗿𝗲𝗱𝗶𝘁 𝘀𝗰𝗼𝗿𝗶𝗻𝗴.

🔐 In un contesto di attacchi informatici in costante crescita, la solidità 𝗱𝗶𝗴𝗶𝘁𝗮𝗹𝗲 𝗱𝗶𝘃𝗲𝗻𝘁𝗮 𝘂𝗻 𝗲𝗹𝗲𝗺𝗲𝗻𝘁𝗼 𝗰𝗵𝗶𝗮𝘃𝗲 per la stabilità economica. Una PMI con difese cyber deboli può rappresentare un rischio per l’intera filiera, ed è per questo che le 𝗯𝗮𝗻𝗰𝗵𝗲 𝗽𝗿𝗲𝗳𝗲𝗿𝗶𝘀𝗰𝗼𝗻𝗼 𝗳𝗶𝗻𝗮𝗻𝘇𝗶𝗮𝗿𝗲 𝗮𝘇𝗶𝗲𝗻𝗱𝗲 𝗰𝗼𝗻 𝘀𝗶𝘀𝘁𝗲𝗺𝗶 𝗱𝗶 𝘀𝗶𝗰𝘂𝗿𝗲𝘇𝘇𝗮 𝗿𝗼𝗯𝘂𝘀𝘁𝗶 𝗲 𝗱𝗶𝗺𝗼𝘀𝘁𝗿𝗮𝗯𝗶𝗹𝗶.

📊 Non è fantascienza, è realtà: oggi 𝘁𝗿𝗮 𝗱𝘂𝗲 𝗶𝗺𝗽𝗿𝗲𝘀𝗲 𝗰𝗼𝗻 𝗯𝗶𝗹𝗮𝗻𝗰𝗶 𝘀𝗶𝗺𝗶𝗹𝗶, sarà favorita quella più 𝗿𝗲𝘀𝗶𝗹𝗶𝗲𝗻𝘁𝗲 𝘀𝘂𝗹 𝗽𝗶𝗮𝗻𝗼 𝗱𝗶𝗴𝗶𝘁𝗮𝗹𝗲. Questo orientamento è supportato da normative europee come DORA, NIS2 e dal Cyber Resilience Act, ma anche da strumenti concreti come l’elenco delle “misure minime” pubblicato dall’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale.

✅ MFA, policy di sicurezza, test di vulnerabilità, piani di continuità operativa: non sono solo buone pratiche, ma possono diventare 𝘂𝗻 𝘃𝗲𝗿𝗼 𝗲 𝗽𝗿𝗼𝗽𝗿𝗶𝗼 𝗿𝗮𝘁𝗶𝗻𝗴 𝗱𝗶𝗴𝗶𝘁𝗮𝗹𝗲 da presentare alle banche.

💡 Un messaggio forte per tutte le PMI: la cybersecurity non è più 𝘂𝗻 𝗰𝗼𝘀𝘁𝗼, 𝗺𝗮 𝘂𝗻𝗮 𝗹𝗲𝘃𝗮 𝘀𝘁𝗿𝗮𝘁𝗲𝗴𝗶𝗰𝗮 𝗽𝗲𝗿 𝘀𝗼𝘀𝘁𝗲𝗻𝗲𝗿𝗲 𝗶𝗹 𝗯𝘂𝘀𝗶𝗻𝗲𝘀𝘀. Serve a proteggere il know-how, la reputazione, i dati e, da oggi, anche l’accesso al credito.