Il vero gap non è economico, ma di immediatezza del prodotto finale (user experience).

🔍 𝗦𝗼𝗹𝗼 𝗶𝗹 𝟱𝟵% 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗮 𝗚𝗲𝗻 𝗭 𝗶𝘁𝗮𝗹𝗶𝗮𝗻𝗮 possiede almeno un prodotto assicurativo, 𝗰𝗼𝗻𝘁𝗿𝗼 𝗶𝗹 𝟳𝟯% 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗮 𝗺𝗲𝗱𝗶𝗮 𝗲𝘂𝗿𝗼𝗽𝗲𝗮. Un dato che non è solo statistico, ma sintomo di un divario culturale e digitale profondo.

📚 𝗜𝗹 𝟳𝟬% 𝗱𝗲𝗶 𝗴𝗶𝗼𝘃𝗮𝗻𝗶 𝗶𝘁𝗮𝗹𝗶𝗮𝗻𝗶 𝘀𝗶 𝘀𝗲𝗻𝘁𝗲 𝗶𝗺𝗽𝗿𝗲𝗽𝗮𝗿𝗮𝘁𝗼 𝗶𝗻 𝗺𝗮𝘁𝗲𝗿𝗶𝗮 𝗮𝘀𝘀𝗶𝗰𝘂𝗿𝗮𝘁𝗶𝘃𝗮. Contratti poco chiari, linguaggio legale e assenza di educazione finanziaria nei percorsi scolastici creano un muro che allontana milioni di ragazzi da uno strumento fondamentale per la propria stabilità economica.

🏠 I giovani non sono indifferenti al tema: casa, salute, famiglia e persino beni digitali sono ambiti in cui 𝗽𝗲𝗿𝗰𝗲𝗽𝗶𝘀𝗰𝗼𝗻𝗼 𝗶𝗹 𝗯𝗶𝘀𝗼𝗴𝗻𝗼 𝗱𝗶 𝗽𝗿𝗼𝘁𝗲𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲. Tuttavia, questo bisogno resta spesso inespresso, bloccato da barriere di usabilità, economiche e culturali.

💡 𝗟’𝗶𝗻𝘀𝘂𝗿𝘁𝗲𝗰𝗵 può essere 𝗹𝗮 𝗹𝗲𝘃𝗮 𝗽𝗲𝗿 𝗶𝗻𝘃𝗲𝗿𝘁𝗶𝗿𝗲 𝗹𝗮 𝗿𝗼𝘁𝘁𝗮. Canali digitali, polizze flessibili, embedded insurance e offerte pay-per-use rappresentano la risposta concreta a una generazione nativa digitale che chiede semplicità, velocità e controllo diretto.

⚠️ Se oggi non rendiamo 𝗹’𝗮𝘀𝘀𝗶𝗰𝘂𝗿𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝘂𝗻 𝘀𝗲𝗿𝘃𝗶𝘇𝗶𝗼 𝘀𝗲𝗺𝗽𝗹𝗶𝗰𝗲, 𝘂𝘁𝗶𝗹𝗲 𝗲 𝗶𝗻𝘁𝗲𝗴𝗿𝗮𝘁𝗼 nella quotidianità dei giovani, domani sarà troppo tardi. La Generazione Z non è il problema: questa è l’occasione per ripensare l’intero sistema.